PERCEZIONE PARTE DEL CORPO PIEDI

FUNZIONE
Mantenere la posizione eretta.


FORMA
- Piede: lungo/corto - largo/stretto.
- Pianta: piana/curva.
- Dita: lunghe/corte - un dito più lungo/un dito più corto - in scala.
- Unghie: lunghe/corte - larghe/strette - curve/piatte.
- Talloni: larghi/stretti.

Correlazioni tra fisico e personalità:
- la forma lunga è stata associata all'attrazione per il convenzionale;
- la forma corta all'anticonformismo;
- la forma larga alla concentrazione verso pochi obiettivi;
- la forma stretta alla dispersione;
- la forma curva all'instabilità;
- la forma piatta alla stabilità.
Un piede proporzionato nei suoi elementi è stato associato ad un indice alto di sensibilità.

 

MOVIMENTO
Orizzontale: - avanti/indietro;
- destra/sinistra.

Verticale: - alto/basso.

 

EMOZIONE
- Rabbia (pestare i piedi).
- Eccitazione (dondolìo piede).
- Disprezzo (schiacciare con la punta del piede).
- Paura (poco appoggio dei piedi al suolo).
- Gioia (salto).
- Abbandono (girare su se stessi).

 

PSICOLINGUAGGIO
"Ragionare con i piedi"; "lavorare con i piedi"; "fatto con i piedi"; "levarsi dai piedi"; "stare sui propri piedi"; "restare a piedi"; "in punta di piedi"; "cadere in piedi"; "puntare i piedi"; "essere ai suoi piedi"; "mettere un piede in fallo"; "non saper dove mettere i piedi"; "da capo a piedi"; "stare su due piedi"; "avere le ali ai piedi"; "andare con i piedi di piombo"; "darsi la zappa sui piedi"; "mettere uno sotto i piedi"; "sentirsi mancare la terra sotto i piedi"; "avere un piede nella fossa"; "togliti dai piedi"; "tenere il piede in due scarpe"; "essere sul piede di guerra"; "trattare su un piede di parità".

 

ICONOGRAFIA
In molte mitologie, i raggi del sole sono paragonati ai piedi (vedi svastica).
Il momento giovanneo della lavanda dei piedi, nell'ultima cena, Museo del Duomo, rilievo in avorio (Cirliot, p.383).

 

SIMBOLOGIA
Nella simbologia del corpo, i piedi sono associati alla concretezza del vivere in quanto, in analogia con le radici dell'albero, rendono possibile all'uomo la verticalità.
Al contrario dell'albero, egli può staccare il contatto con quest'area quando per pensare risiede nell'area polare della testa che si trova all'altra estremità del corpo.
Ciò lo rende forte perché può staccarsi dalla contingenza della realtà e allo stesso tempo fragile, in quanto la terra è il suo concreto, il suo reale, ciò che per lui è valido momento per momento.
Il distacco dal momento contingente e il coinvolgimento nel "qui e ora" del momento presente sono posizioni polari complementari; la prima può diventare ricaricante perché consente di vivere altri livelli se con il proprio mondo concreto si mantiene un contatto profondo, così come può diventare un allontanamento dalle proprie possibiltà di realizzazione; la seconda può portare ad immergersi nella situazione del momento per conoscerla e valutarla, così come può portare a esserne travolti.
Nelle tecniche di formazione dell'attore, vige il principio che quanto più danza e recitazione portano nella dimensione atemporale astorica, tanto più l'attore dovrà mantenere con i piedi un contatto aderente con il suolo e quindi con le proprie possibilità di realizzazione.
A livello simbolico, il piede di Achille non è una cosa ma la sua possibilità di superare l'avversario e il suo tallone non è il solido appoggio della gamba ma la sua possibilità di morte. Il tallone viene indicato non solo come zona di pericolo ma anche di attacco: si schiaccia il serpente e se ne riceve il morso.
Per Omero nominare le membra è nominare il corpo nelle sue possibilità di diversa natura e connaturata ambivalenza.
I piedi quale parte estrema del corpo richiede, per essere guardata, il ripiegamento dell'altra estremità, la testa, verso il basso; il ripiegamento viene associato al coinvolgimento nel proprio vissuto. Ma con la pratica spirituale, la pianta del piede può volgersi verso l'alto (posizione yoga) che è associato alla pratica del distacco. Si afferma per questo che il piede è anche il simbolo dell'anima, poiché nel dare all'uomo la possibilità della posizione eretta gli consente l'immanenza e la trascendenza.
In quest'ottica, nelle leggende greche, zoppicare era simbolo di una deformazione dell'anima, di una colpa grave dello spirito; e nel diritto romano, il piede era simbolo di possesso per gli immobili.

 

MITO/RITO
In alcune iniziazioni, la rotazione finale con regolare movimento dei piedi veniva assimilata al movimento della volta stellare del cielo.


VARIE
- Lowen ipotizza che stare in piedi, sulle proprie gambe, è prendere posizione nella
vita; fornire di "grounding", ossia di base di appoggio della terra, è coraggio di stare
in piedi, e contatto con la realtà (p. 32), e non è agire sulla base dell'illusione.
Grounding è quindi messa a terra, ed i piedi per terra sono associati al senso della
realtà. Al contrario, la persona con i piedi non appoggiati per terra, vive una
condizione di esaltazione, è su per aria, su tra le nuvole. Se i piedi sono piantati in
terra, i problemi sono visti più realisticamente.

- Ekman e Friesen, studiando l'espressione dei malati di mente, affermano che le mani ed i piedi sono controllati con minor prontezza, e l'espressione emozionale passa di più.
Il Do-in (Do traduzione giapponese di Tao, la via) è un'arte sottile e semplice che
comprende l'automassaggio per la libera circolazione del Ki, corrente energetica
fondamentale che va di organo in organo e collega tra loro i meridiani corrispondenti,
che è la medesima nel cosmo e nell'uomo.

- Se per gli indiani massaggiare i piedi pubblicamente è una consuetudine, per gli
africani tenerli a contatto con la terra li salva dalla pazzia, per questo sono il popolo
che ha meno malattie mentali. Per i sud-americani, camminare a piedi nudi vuol dire
attingere forze dalla terra per poi usarla per le guarigioni attraverso le mani
(pranoterapia). Gli attori del teatro del Nò giapponese per realizzare la camminata di
base del Nò, si addestrano a tenere i piedi che premono per terra immaginando che
vi sia su di loro un cerchio di ferro che tira verso l'alto contro cui opporre resistenza
per tenersi con i piedi al suolo.

Le forze contrapposte sono "hippari kai", e la contrapposizione avviene tra alto-basso/avanti-dietro.
Nella scultura egizia, i piedi, uniti e appoggiati per terra (Kore, Museo di Torino), sono indice di sovranità.